Questo blog nato da poco vuole raccontare le impressioni  e le esperienze di un viaggio in Giappone, paese che adoro e nel quale non speravo di poter ritornare per ben due volte! Con occhi occidentali ho cercato di carpire un pò dello spirito orientale, imparando molte cose. So che molti di voi sono più preparati di me sulla cultura, sul cibo e sul modo di vivere nipponico! I commenti e le precisazioni in merito saranno ben accolte, il blog è ancora in aggiornamento nelle sue sezioni e nelle immagini.
Grazie a tutti coloro che avranno voglia di leggermi!

giovedì 14 agosto 2008

Back in Tokyo



14/07/08
Dopo una sana dormita per recuperare la stanchezza dei giorni scorsi stamattina sono di nuovo in giro per Tokyo, diretta all'ufficio del turismo per avere info sul modo più veloce ed economico per arrivare al Monte Fuji, sì proprio quello che c'è sempre nei cartoni animati, l'icona del paese che da qui, per via dell'inquinamento, non si vede mai! Probabilmente ci andrò da sola, sapevo che finiva così ma la cosa non mi preoccupa, la scalata è lunga ma non impegnativa e ci sono migliaia di persone che salgono ogni giorno. Unico problema è il meteo, previsioni pessime in questi giorni e devo valutare se rischiare di perder due giorni per niente o rimanere qui senza fare l'asociale come al solito. Dovrei anche incontrare un amico di Fossano che non vedo da sette anni e che ora è qui in tournée con la sua compagnia newyorkese, il tutto in una manciata di giorni perchè poi si parte per Shirahama.
Stazione di Shinagawa, solito caffè espresso al chiosco Segafredo, casino, coda alla scala mobile, musichetta alienante al binario, arriva il treno, coda per salire, omino con guanti bianchi che ti spinge dentro ed il treno parte in direzione Shinjuku. 
Considerazione similantropologica: sette anni fa quando salivo in metro a Tokyo c'era solo gente che dormiva fino a un secondo prima di scendere. Per me era una cosa buffa da vedere ma mi rendo conto che una metropoli come questa, assolutamente non a misura d'uomo, impone ogni giorno lunghi spostamenti per andare a lavorare o fare qualunque cosa. I giapponesi lavorano tantissimo, con orari più stressanti dei nostri e capisco la stanchezza cronica che qui si accumula, anche a me ora viene sonno ogni volta che tocco un sedile della metro! La cosa strana è che ora non dormono più o dormono molto meno perchè... adesso... sono tutti attaccati al... keitai alias il cellulare! Già, super telefonini con cui si fa di tutto, si usano come pc e per navigare su internet, per guardar la tv o per ascoltar musica, hanno schermi enormi ultrapiatti con una definizione altissima e ora i giapponesi di ogni età in metropolitana tirano fuori l'apparecchietto, mettono gli auricolari e via...non si dorme ma si lavora o forse ci si aliena/rilassa così.
Nei centri commerciali ci sono interi piani dedicati ai telefonini e alle decorazioni, dai brillantini agli adesivi, a pendagli di ogni forma e lunghezza, ovunque gli addetti ti urlano nelle orecchie le loro super offerte. Sono migliaia di modelli, costano poco ma in Europa la maggioranza non funziona, forse tra qualche anno si vedrà qualche modello simile anche da noi ma ovviamente al triplo del prezzo...Il fenomeno è così diffuso che sui treni ci sono i vagoni del silenzio, dove non si può far uso del cellulare in nessuna sua forma, per non disturbare gli altri passeggeri. Paese molto civile da cui avremmo molto da imparare! Ma penso che la repressione individuale sia molto, troppo forte altrimenti di sera non si vedrebbero così tanti impiegati in giacca e cravatta ubriachi, buttati nelle stazioni con le loro valigette e la bottiglia di saké! Anche i suicidi sono tantissimi. Ultimamente pare andasse molto buttarsi dallo shinkansen ai 300 all'ora tant'è che proprio in questi giorni hanno modificato le porte dei treni, in modo che non si possano più aprire col treno in corsa. 
Arrivo a Shinjuku, dieci minuti per uscire dalla stazione, esco nella piazza dei grattacieli e arrivo al Tokyo Governement Office dove si trova l'ufficio del turismo. Prendo tutte le informazioni che mi servono ed esco. Già che sono qui non posso non entrare in un paio di edifici altissimi e prendere l'ascensore per dare un'occhiata dall'alto. Mi piacerebbe pranzare in un ristorantino qui in cima ma l'operazione è troppo costosa per le mie finanze...magari un'altra volta!

1 commento:

andrea ha detto...

certo che è strano pero.. nella preistorica italia generalmente le porte dei treni non si aprono in corsa.. qualche cosa dovrebbero impararla pure loro