Questo blog nato da poco vuole raccontare le impressioni  e le esperienze di un viaggio in Giappone, paese che adoro e nel quale non speravo di poter ritornare per ben due volte! Con occhi occidentali ho cercato di carpire un pò dello spirito orientale, imparando molte cose. So che molti di voi sono più preparati di me sulla cultura, sul cibo e sul modo di vivere nipponico! I commenti e le precisazioni in merito saranno ben accolte, il blog è ancora in aggiornamento nelle sue sezioni e nelle immagini.
Grazie a tutti coloro che avranno voglia di leggermi!

martedì 30 settembre 2008

Sandan-heki, uno sguardo all'infinito



Chi non vorrebbe sentirsi almeno un pò speciale nella propria vita? C'è chi ha la fortuna di esserlo davvero e avendone consapevolezza si affaccia alla quotidianità con uno spirito positivo volto a mantenere questo status in ogni momento, quasi una responsabilità  verso gli altri. C'è chi non è per niente speciale ma non lo sa e forse la sua vita  scorre tranquilla, mediocre ma non per questo meno lieta. C'è poi una terza categoria di persone, quelle che si sono sentite a lungo uniche per un loro dono innato o perchè la loro vita ha fatto in modo che questa forza si radicasse nelle proprie convinzioni e poi...a un certo punto prevale un'altra consapevolezza, aprire gli occhi rendendosi conto di non avere più nulla di speciale nel proprio intimo e tantomeno agli occhi degli altri o della persona che si ama...la consapevolezza di essere come tanti altri se non addirittura peggio. Forse sono persone di questo tipo che in preda alla disperazione data da un'improvvisa quanto violenta presa di coscienza della realtà, decidono di saltare giù dalla scogliera di Sandan-heki, la Scogliera dei tre gradini, uno splendido punto di vista verso l'oceano infinito, l'ultimo gesto per il quale essere ricordati. Il cartello sulla scogliera è volto a scoraggiare gli eventuali suicidi in questo luogo altrimenti straordinariamente poetico.
Proseguendo oltre il promontorio di Sakino-yu onsen, in una trentina di minuti si arriva a questa meraviglia naturale. Ci sono due punti panoramici, una balconata con tanto di balaustra di sicurezza da cui osservare la grotta sottostante e le possenti onde del Pacifico che vi penetrano (n.b. ci si può scendere anche con un'ascensore, ma sembra la grotta dei pirati di Gardaland !) e, attraversando un bellissimo giardino, si può arrivare al salto di cinquanta metri, per assurdo non protetto da ringhiere, che lascia l'orizzonte libero attraendo pericolosamente molte persone.
Anche io mi lascio prendere dal fascino di questo luogo, mi tolgo le scarpe perchè le rocce sono scivolose, guardando di sotto il senso di vertigine è molto forte, mi siedo su un masso sicuro e me ne sto là a pensare, a godere della bellezza, contemplando un orizzonte vasto e tutto uguale. Si dice che il vuoto attragga, forse è un desiderio di diventare parte del Tutto, più prosaicamente  la disperazione e il male di vivere che annientano i più deboli.
C'è un pò di vento qui sopra ma non riesco ad andarmene, si sta così bene a contemplare il Niente! Ai miei piedi scorgo degli ancoraggi per le corde, sì perchè Sandan-heki si può scalare e la cosa deve essere alquanto suggestiva.
La prossima volta che tornerò in Giappone voglio venire qui e scalare la scogliera, ho iniziato un corso di arrampicata, se va bene potrò essere in grado di farlo, sarà il mio modo per essere di nuovo speciale.

1 commento:

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