Questo blog nato da poco vuole raccontare le impressioni  e le esperienze di un viaggio in Giappone, paese che adoro e nel quale non speravo di poter ritornare per ben due volte! Con occhi occidentali ho cercato di carpire un pò dello spirito orientale, imparando molte cose. So che molti di voi sono più preparati di me sulla cultura, sul cibo e sul modo di vivere nipponico! I commenti e le precisazioni in merito saranno ben accolte, il blog è ancora in aggiornamento nelle sue sezioni e nelle immagini.
Grazie a tutti coloro che avranno voglia di leggermi!

domenica 14 settembre 2008

Il negozio di Kimono usati


18/07/08
Poiché nel mio blog è proibito parlare di balletto, l'ho deciso adesso, non vi racconterò nulla a proposito della splendida giornata che ho trascorso ieri, seguendo a Kamakura una delle compagnie di danza più famose del mondo nella quale un mio caro amico danza da solista.
Stamattina si va a caccia di kimono usati, un vero affare per noi donne occidentali visto che con poche decine di euro puoi comprare qualcosa che ne vale migliaia! Pare infatti che le donne giapponesi si facciano fare kimono in seta su misura per le grandi occasioni per poi darli via dopo un pò di tempo. Un kimono usato per loro non ha nessun valore o forse solo chi non può permetterselo nuovo va in questi negozi ad acquistarne uno di seconda mano.
Ci sono parecchi di questi luoghi in giro per la città ma io ho l'indirizzo del più interessante al quale ero giunta sette anni fa dopo un accurato tour.
La moglie dell'amico giapu che è di una città vicino Tokyo si offre di accompagnarmi. Sarà una giornata al femminile, dedita allo shopping e alla visita di musei. Alla fine si aggregano anche gli uomini (questa storia dei kimono interessa anche loro!) ma già a Shinagawa la nostra guida ha problemi a capire a quale fermata della metro dobbiamo scendere. Io me lo ricordo ma la cortesia mi impone di far fare a lei. La sensazione? Come se uno di voi dicesse ad uno straniero "ti accompagno in giro per Roma!" ma abitate a Udine e siete stati a Roma due volte in gita con la scuola, tanto tempo fa...
Appurato che dobbiamo scendere a Uguisudani finalmente saliamo sul treno. Io ho il biglietto da visita con l'indirizzo, usciti dalla metro prendiamo un lungo viale ed arriviamo ad un isolato che dovrebbe essere quello del negozio. La nostra amica si ferma osserva il biglietto da visita come un oracolo, mi guarda e mi chiede se era qui. A me non sembra il posto giusto e lei decide di entrare in un negozio di scarpe a chiedere. Esce molto mortificata dicendo che il negozio non c'è più da tanti anni...ma come da tanti anni, forse ha chiuso dopo che un gruppo di italiane lo svaligiò nel 2001!
Delusissimi e un pò disperati su come trascorrere il resto della mattinata ci avviamo di nuovo verso la stazione quando ecco l'omino del negozio di scarpe che esce dalla sua bottega e ci corre dietro: parla fitto fitto con la nostra interprete che annuisce almeno venti volte, poi si inchina altre venti e ci dice che l'omino le ha detto che sì il negozio ha chiuso tanto tempo fa ma ha riaperto...un isolato più avanti...esattamente dov'era nel 2001. Senza farci troppe domande riprendiamo la strada giusta e arriviamo finalmente al luogo che riconosco, subito dopo la casa col tetto verde acqua.
Lasciate le scarpe all'ingresso entriamo nel piccolo locale stretto e lungo, a destra e a sinistra alti scaffali dove i kimono sono ordinati per prezzo e per colore. Al centro un lungo tavolo di legno sul quale la commessa riordina tutto quello che in pochi secondi tiriamo fuori. Qui ci sono i kimono fino a mille yen (sei euro e cinquanta!). Ne acchiappo subito un paio, uno corto di seta lilla e uno a fiori rossi e blu su fondo avorio...da questo potrò ricavarne un abitino!
Cambio zona, qui ci sono kimono più cari, fino a diecimila yen, quelli da cerimonia, neri con i disegni colorati, tipici da matrimonio. Ce ne sono di bellissimi ma ne ho già uno così che non sono mai riuscita ad indossare se non in casa, cantando Un bel dì vedremo in playback davanti allo specchio!
La commessa me ne fa provare uno bellissimo, di seta viola con dei fiorelloni pastello sulle maniche e sul fondo. E' un kimono da fidanzata con le maniche lunghe lunghe ma lo possono indossare solo le ragazze fino a venti anni. Questo è nuovo e costa più di settecento euro. A malincuore me lo tolgo e ritorno agli scaffali economici dove ne trovo uno verde smeraldo con le margherite oro e un paio tutti neri da portare come souvenir.
La nostra amica vorrebbe farmeli comprare tutti ma in fondo non capisce tutta questa passione per un modo di vestire che con noi non ci azzecca nulla! In effetti non me lo spiego nemmeno io, forse ci vedo qualcosa di molto teatrale non so, ma quando in giro per una metropoli come Tokyo vedo donne e ragazze in kimono rimango sempre affascinata. E' assolutamente normale anche per le giovani bionde con l'ombretto bianco, un giorno escono in minigonna e zeppe e un altro in kimono con ai piedi i geta di legno. A proposito di geta ne ho comprati un paio, ci si cammina proprio bene e subito ti viene un pò il passo da geisha! Si tratta di infradito di legno alti che si indossano con il kimono casual vale a dire lo yucata, quello di cotone. Per intenderci sono quelle che hanno spesso ai piedi nei cartoni animati giapponesi, il tipo da cerimonia è più alto , ha la zeppa intera e si chiama tabi o zori. Anche la fascia che si lega in vita , obi, varia nella sua complessità a seconda delle occasioni. Ne ho comprato uno semplice ma non ho ancora capito come si lega, troppo complicato!
Usciamo tutti molto soddisfatti e pieni di sacchetti, la nostra amica ci propone di pranzare da Seibu il grande magazzino a Ikebukuro, magari con un bel piatto di spaghetti! Aaaaaah...come riufiutare? Sarebbe troppo scortese dire che preferiamo un kaiten sushi al mercato di Ueno...E allora vai di spaghetti, per altro anche buoni,  poi giro da Seibu, altro giro da Tokyu Hands e poi...massaggio shiatsu dall'omino, stavolta ancora più in crisi perchè oltre a non avere prenotato arriviamo in quattro! Oggi c'è anche il suo assistente, preoccupatissimi si organizzano e a turno cominciano a trattarci. Massaggio indimenticabile, esco da là come nuova e con la convinzione di dover rapire l'omino e metterlo in valigia! Una curiosità: in Giappone i massaggi shiatsu si fanno senza togliere i vestiti, vi coprono con un telo di modo che le mani del massaggiatore non abbiano mai un contatto diretto con la pelle del corpo. Non ho capito se è per una forma di pudore o cos'altro, ma il risultato è comunque fantastico.


8 commenti:

Carlo ha detto...

mia moglie sta riempiendomi la casa di kimono usati!!!!
Alcuni costano pochissimo, in quanto hanno una piccolissima-minuscola macchia nella parte interna e quindi li vendono a prezzi stracciati, e la mia dolce meta' li prende.

sonovento ha detto...

in effetti alcuni sono un pò rovinati ma se cerchi se ne trovano praticamente nuovi a prezzi irrisori...dove li ha presi tua moglie?

Carlo ha detto...

abitiamo ad Hamamatsu-shi e qui ci sono parecchi negozi. Poi alcuni li trova per internet su Rakuten

sonovento ha detto...

ciao, ma rakuten ha una pagina in inglese? io che non so il giapp non riesco a visitare il sito...
vende solo in giappone o anche in europa?

martina ha detto...

ciao, scusate il ritardo....potreste darmi l'indirizzo preciso del negozio di kimono usati a tokyo?grazie mille

sonovento ha detto...

Ciao Martina! Purtroppo ho perso il biglietto da visita, ci saprei tornare e più o meno le indicazioni le hai lette nel post ma non sono in grado di esser più precisa! Comunque Tokyo è piena di negozietti del genere, intorno ad Asakusa o al mercato di Ueno ne troverai tanti! A presto!

giovanni ha detto...

ciao,ma se volessi ordinarlo qui dall'italia come posso fare?nessuno sa come aiutarmi,pago anche la spedizione se e' il caso ma almeno sarei sicuro dell'originalita' del kimono e della provenienza...grazie

sonovento ha detto...

ciao! non saprei dirti, questi sono piccoli negozi, dovresti cercare il catalogo RAKUTEN, vendita anche on line giapponese ma non so se esporta in Europa...è tutto ciò che so dirti! a presto