Questo blog nato da poco vuole raccontare le impressioni  e le esperienze di un viaggio in Giappone, paese che adoro e nel quale non speravo di poter ritornare per ben due volte! Con occhi occidentali ho cercato di carpire un pò dello spirito orientale, imparando molte cose. So che molti di voi sono più preparati di me sulla cultura, sul cibo e sul modo di vivere nipponico! I commenti e le precisazioni in merito saranno ben accolte, il blog è ancora in aggiornamento nelle sue sezioni e nelle immagini.
Grazie a tutti coloro che avranno voglia di leggermi!

sabato 12 luglio 2008

Le mille luci di Osaka

















Partenza all'alba per prendere l'ennesimo Shinkansen che in meno di tre ore, ai 300 all'ora ci porterà da Tokyo ad Osaka. Belli questi treni, hanno il muso da papero aereodinamico, sono pulitissimi e soprattutto puntualissimi. Le ferrovie giapponesi danno ad ogni macchinista una tolleranza di ritardo di due tre minuti... all'anno...
Il controllore entra nel vagone e si inchina, controlla i biglietti e s'inchina, esce dal vagone e si inchina...
Il panorama scorre velocissimo e dopo due ore si arriva a Kyoto poi, in mezz'ora, eccoci a Shin-Osaka, la stazione dei treni veloci. Da là c'è una linea della metro che arriva in centro.
Osaka è una città famosa per il commercio e la buona cucina, non molto bella poichè si mostra come una distesa di blocchi di cemento, fu rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale, palazzoni, sopraelevate, migliaia di sale giochi e centri commerciali.Tuttavia ha un fascino tutto particolare che appare al calar del sole, quando le squallide vie si illuminano di mille insegne e una fiumana di gente si riversa per strada.
Città della buona cucina ho detto e infatti la prima tappa è un ristorante dietro la stazione per degustare gli udon,spaghettoni di grano spessi e bianchi che vengono serviti caldi e in brodo, accompagnati da tofu, verdura o tempura di gamberi e verdure. Gli udon si possono mangiare anche asciutti, in questo caso vengono serviti freddi, su una griglia di bambù, accompagnati da una tazza con un brodo freddo e verdura. Questa pasta giapponese è una delizia, la mia passione sono i tempura udon, accompagnati col fritto giapponese leggerissimo e croccante e infatti scelgo questo menu che costa ben 5 euro! Arriva una scodellona fumante e bellissima (la composizione dei piatti è sempre fondamentale qui!) Passo all'attacco, armata di bacchette nell'impresa di tirar su dal brodo un lungo spaghettone alla volta. Qui si può fare una cosa a noi vietatissima dalle buone maniere: quando si mangiano zuppe o piatti di questo tipo si ci si deve aiutare succhiando il brodo e lo spaghetto rumorosamente...una piccola rivincita alle sgridate che mi prendevo da bambina quando mi divertivo a bere il brodo inconsapevolmente "alla maniera giapponese"!
Dopo un buon tè verde ed un sakè ghiacciato entriamo a fare un giro in un grande magazzino tipo: quindici piani di cui due sotterranei, che sono un vero e proprio mercato alimentare, e due in cima all'edificio dove ci sono sale da tè e ristoranti. Nel piano della frutta e verdura ci sono dei banchi che vendono della frutta assurda per le dimensioni ed il costo.Ci sono delle pesche che costano l'equivalente di 15 euro l'una, enormi e profumatissime, angurie quadrate e ciliegie grandi come prugne. Compriamo una pesca in cinque (!) ed è veramente buonissima e succosissima.. c'è qualcosa che non capisco...è troppo perfetta...sarà mica un prodotto di laboratorio?
Usciti dal magazzino prendiamo la metro per Dotombori, il quartiere più commerciale di Osaka, chilometri e chilometri di gallerie che ospitano negozi alla moda, ristoranti, centri commerciali, negozi d'elettronica e pachinko, la risposta giapponese alla slot machine.
Entro in un negozio di scarpe dove ci sono dei modelli assurdi ed economici ma non compro nulla, le scarpe qui hanno tre taglie S,M,L. La M mi è piccola e la L troppo grande, ora capisco perchè la maggioranza delle ragazze cammina perdendo le scarpe dai talloni...E' calata la sera e Dotombori mostra la sua atmosfera alla Blade Runner.Migliaia di insegne al neon di ogni colore si illuminano, tra i richiami dei ristoratori ed una confusione incredibile.E' già ora di cena e stavolta si prova un'altra specialità. Il ristorante ha salette separate per ogni gruppo di avventori e su ogni tavolino ci sono delle griglie che vengono accese al nostro arrivo. Si ordinano a piacere carne, pesce, verdure che vengono portati in tavola e cucinate direttamente dai commensali...tutto buonissimo alla modica cifra di 9 euro a testa.
La serata si conclude in uno squallido baruccio in una squallida via dietro l'hotel, tra prostitute attempate che adescano impiegati e personaggi di vario tipo ma apparentemente innocui. Bevo un sakè strepitoso, uno dei più buoni della città pare,spillato da una botte di legno e servito in bicchieri laccati e quadrati.Si beve mangiando sottaceti e con delle prese di sale. Foto ricordo con gli altri avventori e nanna... Domani si parte presto, sarà una giornata particolare, destinazione Hiroshima.

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